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Dopo il successo del suo ultimo libro, Vinicio Capossela arriva al cinema con un'opera originale e inedita che accompagna lo spettatore proprio in quel "paese dei coppoloni" che aveva ammaliato tutti i suoi lettori. Un viaggio cinematografico - geografico, musicale e fantastico - narrato, cantato e vissuto in prima persona da Vinicio Capossela, in quel territorio giacimento di culture, racconti e canti che hanno ispirato l'ultimo romanzo dell'artista e da cui trae linfa il materiale del suo prossimo disco di inediti "Canzoni della Cupa" regalandoci un'avventura imprevedibile alla ricerca di personaggi, canti e siensi perduti.
Un mondo che la Storia ha
seminterrato, ma che fa sentire l'eco e il suono se gli si presta
orecchio e ci si dispone al sogno.
Il film
si svolge in Alta Irpinia, in "quelle terre dell'osso" in cui "un paese
ci dice di tutti i paesi del mondo", tra trivelle petrolifere e case
abbandonate, pale eoliche e vecchie ferrovie, boschi, animali selvatici e
paesaggi incontaminati. Sono questi i luoghi in cui l'ispirazione
letteraria e musicale di Vinicio Capossela è diventata realtà,
restituendo il ritratto di un'Italia forse perduta e dimenticata, ma che
ancora oggi vuole raccontare la sua storia e la sua energia: le voci, i
volti, i personaggi, le tradizioni popolari, gli sposalizi, le musiche
che percorrono le vene dei sentieri della Cupa, le litanie delle
mammenonne, le cumversazioni in piazza, le chiacchiere dal barbiere, le
passeggiate sui sentieri dei muli, la Natura selvaggia e resistente. |