|
Poco più che trentenne, Clayton è già un riferimento per le nuove
tendenze del jazz americano e una delle personalità più imponenti e decisive
delle giovani generazioni.
Dopo la gioia del concerto di Gonzalo Rubalcaba, applauditissimo da una
sala entusiasta e stracolma di pubblico, Piano Jazz - rassegna organizzata dal
Circolo Culturale Controtempo - in collaborazione con la Fazioli
Pianoforti con il sostegno del MiBACT, della Regione Autonoma Friuli Venezia
Giulia e del patrocinio della Città di Sacile - arriva al suo secondo
appuntamento.
Alle 20.45 di lunedì 2 maggio sale sul palcoscenico della Fazioli Concert Hall
di Sacile il pianista Gerald Clayton: classe 1984, olandese di
nascita, americano di formazione, Clayton è una figura leader per le giovani
generazioni, tanto da influenzare il nuovo lessico jazz d'oltreoceano e le sue
tematiche più alternative.
Figlio del bassista John e nipote del sassofonista Jeff Clayton, Gerald
studia pianoforte classico, jazz e composizione nelle migliori accademie.
Secondo premiato al Thelonius Monk Institute of Jazz Piano Competition del
2006, di lì a poco inizia la sua collaborazione con il trombettista Roy
Hargrove: da allora incide diversi dischi e suona con nomi come Diana Krall,
Melissa Morgan, Terell Stafford & Dick Oatts, e poi Michael Rodriguez,
Dayna Stephens, Terri Lyne Carrington. Tre album, diverse nomination ai
Grammy per l'eccellenza del suo trattamento musicale degli arrangiamenti,
Clayton spicca per la sua indipendenza creativa. Anche il suo recente "Life
Forum", uscito per Concord Jazz, mette alla prova la sua
"importante e autorevole personalità" (come la definisce il New York
Times), conferma il suo talento come compositore e garantisce la grande forza
intellettuale e musicale di un artista che sta solcando il terreno per dare
nuove strade al jazz, superando qualsiasi etichetta di genere: "compongo
in modo onesto e mi circondo di persone che abbiano idee che risuonino con le
mie".
Punta di diamante del pianismo italiano, mercoledì 11 maggio si esibisce Stefano Battaglia: un
talento poliedrico di rara statura. La sua musica è stata definita da The Guardian "ineffabilmente
romantica nel suo massimo senso d'apertura, fedelissima alle sue radici
classiche, melodicamente audace". Da oltre vent'anni impegnato in
ricerche caratterizzate da scelte estetiche innovative ed eterogenee, Battaglia
è oggi anche una delle più quotate firme di ECM.
Atmosfere popolari israeliane contaminate dall'eleganza francese disegnano
la poetica di Yaron Herman che chiude la rassegna il 20 maggio.
Pianista giovane ma già pluripremiato, che ha firmato con
Universal/Blue Note per il suo ultimo album Everyday (settembre 2015). Impossibile rimanere fermi
mentre suona Herman: il suo stile è irresistibile,
coniuga composizione in tempo reale e selvaggi guizzi d'improvvisazione e
"unisce virtuosismo estremo con umorismo affilato" (Time Out).
Info: www.controtempo.org
|