mercoledì 7 giugno - 3° appuntamento

Schermo sonoro 2006

Tre imperdibili appuntamenti per la XIV rassegna fra musica e audiovisivo

Schermo Sonoro è la manifestazione organizzata da Cinemazero che punta a esplorare il variegato mondo del rapporto tra musica e immagine, spaziando dagli spettacoli d’impostazione più tradizionale, dalle partiture originali per documentari o film di finzione diventati memoria del cinema, per arrivare alle originali proposte di connubio fra musica e audiovisivo, ma restando sempre un territorio franco, dove le note rifuggono dal più scontato melodismo, con scelte a volte coraggiose, che vanno dalla musica etnica a quella tradizionale, dal jazz al rock, per arrivare all’elettronica. Giunta alla quattordicesima edizione, la manifestazione anche quest’anno prevede nomi di grande richiamo e spettacoli in esclusiva nazionale. Schermo Sonoro continua a rispondere alla curiosità sempre più crescente verso la multimedialità: alla proposta musicale, suonata rigorosamente dal vivo, si affiancano (e qui sta il valore dell’iniziativa) in contemporanea proiezioni varie e articolate, provocatorie o filogicamente curate. La performance musicale avvolge lo schermo, e in un tutt’uno proietta lo spettatore-ascolatore in una dimensione nuova, che non è la semplice somma di cinema e concerto, ma un’esperienza originale e profondamente contemporanea.


MERCOLEDI 7 GIUGNO 2006 ORE 21.00
Aula Magna Centro Studi - Cinemazero - SalaGrande

52 SPACES
L’ELETTRONICA DI SCANNER (ROBIN RIMBAUD)
PER L’ECLISSE DI MICHELANGELO ANTONIONI

52 Spaces è un'esperienza nuova, una proposta in grado di fondere in un unico ambito espressivo l'aspetto emozionale di un concerto con quello di una visione cinematografica. Il lavoro è stato prodotto e commissionato alla British School a Robin Rimbaud - musicista inglese molto noto nella scena elettronica internazionale con lo pseudonimo Scanner - in occasione del novantesimo compleanno del regista Michelangelo Antonioni. 52 Spaces è una raccolta di ambient-azioni cinematiche stilata da Rimbaud e ispirata a L’Eclisse, il classico girato da Antonioni nel 1962.
Si tratta di una perfomance dal vivo arricchita dalla proiezione rallentata degli ultimi 52 fotogrammi della pellicola. Nel corso della performance il musicista riassembla elementi sonori e visivi tratti dal film, focalizzando la sua attenzione proprio sulle sequenze finali, che vedono la totale assenza dell’elemento umano, quasi a sottolineare l’avvenuta metamorfosi delle persone negli oggetti ripresi: è svanita la possibilità di un rapporto, di una comunicazione, sostituita dal vuoto urbano del post-boom economico, un teatro grigio costruito dagli uomini, che li ha assorbiti in sè. Rimbaud dilata questo vuoto nelle sue musiche fluttuanti, ovattate: quei 52 fotogrammi diventano 52 scene in cui riecheggiano soprattutto i passi di Vittoria, la protagonista, e i suoi sospiri. L’eclisse che conclude la pellicola è per Scanner uno stato quasi permanente, la conferma del processo di trasformazione, opera del potere tecnologico, del reale in iper-reale, in pura illusione. Con la propria musica l'autore vuole ricollegarsi al pensiero del regista: Antonioni sosteneva come l'uomo moderno vivesse in un mondo privo di strumenti morali adeguati alle sue risorse tecnologiche, e fosse quindi incapace di rapporti autentici con il suo ambiente, con le persone, addirittura con gli oggetti che lo circondano, poiché porta in sé un sistema di valori fossilizzato, fuori passo con i tempi. Vittoria (Monica Vitti) e Piero (Alain Delon), protagonsiti del film, vivono una tormentata storia d’amore. L'impossibilità del sentimento sincero fra i due verrà sublimata nelle ultime scene del film: una carrellata di ambienti urbani, avvolti dalla "luce terrea" (parole dello stesso Antonioni) di un’eclisse.
Teho Teardo

Prezzi:
Interi 7,00 EURO
CinemazeroCard 4,50 EURO
Ridotti 4,20 EURO



SABATO 20 MAGGIO 2006 ORE 21.00
Aula Magna Centro Studi - Cinemazero - SalaGrande

THE WILD BLUE YONDER

Concerto multimediale con proiezione di sequenze dell'ultimo film di Werner Herzog

ERNST REIJESEGER
violoncello
MOLA SYLLA voce, kalimba, xalam e percussioni
TENORE E CONCORDU DE OROSEI
PIERO PALA voce e mesuvoche
MASSIMO ROYCH voce e mesuvoche
GIANLUCA FRAU contra
MARIO SIOTTO basso
PATRIZIO MURA voce e scacciapensieri

Management e produzione
MARSAB MUSIC MANAGEMENT, ROMA

Le immagini dello straordinario film-documentario di Werner Herzog The
Wild Blue Yonder (L'ignoto spazio profondo) si fondono in un emozionante unicuum con il commento musicale dal vivo del violoncello dell'olandese Ernst Reijseger (compositore di tutto il materiale), la voce del senegalese Mola Sylla, le polifonie del gruppo Tenore e Concordu di Orosei, cinque pastori sardi. La musica ha sempre avuto un ruolo centrale nell'arte di Werner Herzog, non è mai stata un'aggiunta ma sempre parte integrale di ogni sua realizzazione, sia film che documentario. Basti pensare alla collaborazione con i Popol Vuh nei suoi primi film (Aguirre, Cuore di vetro, Nosferatu) e al suo amore verso l'opera lirica (Fitzcarraldo). In questa sua ultima opera, capitolo estremo di una cinematografia tra le più bizzarre e potenti della storia contemporanea, Herzog ha tratteggiato un affresco di rara bellezza, un viaggio sublime con cui provare a dimostrare come il nostro pianeta sia ormai una gabbia inospitale, destinato a una brutta fine. Girato con l’occhio del fuoriclasse senza vincoli, né leggi precostituite, The Wild Blue Yonder, si fonda anche su spettacolari filmati inediti della Nasa, in un meccanismo di sospensione sempre magico e conturbante, che è anche un apologo morale, pregno di filosofia a grande respiro.
The Wild Blue Yonder è un lungo viaggio onirico, ipnotico e struggente, grazie anche alle bellissime musiche di Ernst Reijseger. Un gruppo di astronauti, in fuga dalla Terra minacciata da un microbo sconosciuto, cerca un pianeta per fondare una nuova colonia. Ma si devono spingere lontanissimo, dove nessuno si è mai avventurato prima.
“Una delle opere più visionarie, innovative e inaudite viste da tempo. Basta stare al gioco ed è addirittura euforizzante” (Corriere della Sera), “Il film è un’affascinante esplorazione verso i limiti dell'umano… Un’esperienza unica” (La Repubblica): questi alcuni dei commenti entusiastici usciti sulla stampa in occasione della prima veneziana. La fantasia spaziale di Herzog usa musica e immagini straordinarie per creare uno scenario immaginario che ci suggerisce di proteggere il nostro più prezioso e insostituibile patrimonio, il nostro pianeta. L’effetto finale è quello di una trance fuori dal tempo e dallo spazio, l’intreccio virtuoso e ipnotico di ingredienti per un’audace coesione tra nord e sud del mondo, tra il jazz d’avanguardia e il patrimonio delle radici più lontane, per un matrimonio che lascia esterrefatti. Piero Colussi

Prezzi:
Interi 10,00 EURO
CinemazeroCard 5,00 EURO
Ridotti 7,00 EURO


VENERDI 26 MAGGIO 2006 ORE 21.00
Teatro Comunale Giuseppe Verdi

Proiezione del film
NANOOK L’ESCHIMESE di R.J. FLAHERTY (Usa, 1922)
MUSICA COMPOSTA E ORCHESTRATA DA REMO ANZOVINO
Eseguita dal vivo dall'ORCHESTRA SINFONICA SAN MARCO di Pordenone diretta dal Maestro Tiziano Forcolin

Presentazione in anteprima del disco “Nanook”registrato dal vivo il 3 luglio 2005 in Piazzetta San Marco a Pordenone in occasione dell’evento inaugurale della X edizione di “Al Cinema con l’Orchestra”

La linea compositiva scelta da Remo Anzovino per la colonna sonora del documentario di Flaherty è stata quella di contrastare, con una partitura estremamente lirica ed evocativa, gli scenari polari del film che fu girato a meno 50°C!
... di evitare ogni tentazione didascalica;
... di evidenziare il “calore” dello sguardo dei protagonisti, una piccola
comunità di inuit che nonostante la precaria vita quotidiana non rinuncia a
giocare e amare la vita;
... di contaminare il suono occidentale dell’orchestra con i ritmi “altri” di darabukka, su cui la fisarmonica, a volo d’uccello, fa emigrare le emozioni verso altre latitudini.
Remo Anzovino utilizza tutti i colori dell’orchestra, assegnando a determinati registri la guida dei personaggi e degli ambienti: il tema del fagotto introduce il protagonista; quello per arpa, pianoforte ed oboe segna l’innocenza dei bambini come quella di Nanook di fronte alla scoperta del grammofono. Questa sequenza-chiave viene sottolineata con un tema delicatissimo, rarefatto in contrasto al suono gracchiante che uscirebbe dal grammofono.
Il contrappunto immagini/musica accompagna ritmicamente la visione del film fino alla scena della tempesta di neve dove l’Orchestra, partendo da una cellula ritmica dei violoncelli sui cui il tema dei corni, in un crescendo, emerge in un “tutti” folgorante, che da una ulteriore forza al significato epico delle immagine. E difficile non sentirsi “dentro” la tempesta e il dramma... e poi il pianoforte - suonato a mo’ di carillon - chiude il film quando Nanook riesce a portare in salvo la sua famiglia, chiude gli occhi, per addormentarsi, fuori dall’igloo c’è un silenzio incantato, i cani da slitta sembrano stalattiti, il vento soffia forte e la vita ricomincia... con la notte che cade sopra il racconto di Flaherty.
Ado Scaini

Prezzi:
Interi 10,00 / 7,00 / 5,00 EURO
CinemazeroCard 8,00 / 5,00 / 3,00 EURO

prevendita dei biglietti presso la Mediateca Pordenone di Cinemazero (Piazza della Motta, 2) da lunedì a venerdì ore 15.00/18.30



Schermo Sonoro 2006

in collaborazione con
COMUNE DI PORDENONE
PROVINCIA DI PORDENONE

Con il sostegno di
Regione Friuli Venezia Giulia
Banca Popolare FriulAdria



www.cinemazero.it