home page  |   newsletter   |   guestbook   |  e-mail     
cerca film
info 0434.520 404
prenotazioni

0434.520 945 Mediateca
lunedì/venerdì 15.00/18.00

0434.520 527 Cassa
tutti i giorni dalla mezz'ora prima del primo spettacolo

Film del mese: Volver 2006
maggio
CINEMAZERO
Piazza Maestri Lavoro, 3
33170 Pordenone (PN)
 

')">
mediateca pordenone
 Iscrizione alla mailing list:
 
 
[ help ]
   indice: home page / Cinemazeronotizie / marzo 2006
 
   
 
Sui sentieri della Gloria

Sui sentieri della Gloria

 

Anteprima con l’autore a Cinemazero

   
  Addio alle armi (1957), seconda versione cinematografica del romanzo di Ernest Hemingway, resta a tutt’oggi la più grossa produzione cinematografica realizzata nel territorio regionale. Film legato a un’epoca, a un modo di fare e di fruire il cinema, ha lasciato una memoria e un’impressione profonda in Friuli, ben più vasta, radicata e diffusa rispetto alla stessa presenza di Hemingway, che in diverse occasioni, tra il 1948 e il 1954, vi soggiornò. Testimonianze, rivisitazioni, ricordi relativi al kolossal americano, al mitico cast che lo interpretò, all’altrettanto leggendario autore del romanzo da cui il film fu tratto costituiscono l’oggetto di Ritorno al Tagliamento, con Franco Interlenghi e Antonella Lualdi sui luoghi di ‘Addio alle armi’ di Hemingway, secondo documentario/reportage di Gloria De Antoni, già autrice di I sentieri della gloria. In viaggio con Mario Monicelli sui luoghi della Grande Guerra (2004), entrambi prodotti dalla Cineteca del Friuli. I due lavori vengono a costituire una sorta di “dittico” sui più grandi film girati nel territorio regionale, i quali hanno in comune il tema della prima guerra mondiale, di cui proprio in questi anni ricorre il novantesimo anniversario. Due film diversi, ma accomunati dal fatto che furono girati in location dove quella guerra fu effettivamente combattuta, grazie ad una volontà di “realismo ambientale” che di solito non è frequente nell’industria cinematografica. Per Addio alle armi sono passati quarantotto anni e quasi tutti i componenti del suo ricco cast sono scomparsi: dal produttore David O’Selznick, ultimo tycoon hollywoodiano, a Rock Hudson, Vittorio De Sica, Alberto Sordi, Leopoldo Trieste, Kurt Kasznar, Mercedes McCambridge e altri. Unico testimone di quel cast prestigioso è l’attore Franco Interlenghi (classe 1931), che è ritornato a Venzone, location principale di Addio alle armi e quartier generale della produzione, per ritrovare, ricostruire e rivivere momenti, atmosfere, emozioni attraverso incontri con varie comparse della cittadina che presero parte alla lavorazione del film. Lo accompagna la moglie Antonella Lualdi, anch’essa all’epoca già affermata attrice e contemporanemente impegnata in Francia, come lo è anche ora nella fortunata serie televisiva Commissario Cordier nel ruolo di Lucia, la moglie italiana del protagonista. Oltre che a Venzone, altre riprese di Ritorno al Tagliamento vengono effettuate sulla strada militare di Tugliezzo sopra Stazione per la Carnia, ove furono girate scene di massa in “stile Selznick” (con migliaia di comparse che, in divisa di alpini, salgono verso il fronte), e a Udine, in Piazza Libertà, che non fu location del film, ma di fatti storici legati alla Grande Guerra, ovvero la celebrazione delle vittorie di Caporetto alla fine di ottobre del 1917 da parte degli austro-tedeschi e quella finale italiana all’inizio di novembre del 1918. Un ritorno al Tagliamento, dunque, il fiume che scorre a poche centinaia di metri ad ovest di Venzone; il fiume che ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella geografia e nella storia del Friuli. Tagliamento: fiume che il giovane Hemingway non vide nell’ottobre del 1917 (in realtà giunse in Italia solo nel giugno del 1918, quando il fronte era attestato al Piave), ma che attraverso una quantità di racconti e di testimonianze diventa per lui un fiume mitico e a cui dedica importanti pagine del suo romanzo; un fiume che vedrà solo nel 1948. Con questo suo secondo lavoro di regia in Friuli, in cui materiale documentario viene sapientemente alternato a momenti colloquiali, toni ironici a testimonianze drammatiche, privilegiando modi e atteggiamenti spontanei piuttosto che ricostruzioni didascaliche, in un articolato intreccio di luoghi, tempi, ricordi, punti di vista, confronti, riflessioni, Gloria De Antoni conferma lo stile di cui aveva dato brillantemente prova nel suo lavoro precedente e costruisce la seconda parte di un “dittico” che, all’occasione, meriterebbe di essere visto integralmente.

(di Carlo Gaberscek)
   
  ^ inizio pagina
   
home page     |    Attività culturali     |    Cinema e scuola     |    Area Download     |    Cinemazeronotizie     |    Mediateca    |    Eventi e news    |    guestbook    |    e-mail
     
 

Cinemazero
Piazza Maestri del Lavoro, 3 - 33170 - PORDENONE (PN)
Tel. 0434 520404 - Fax 0434 522603 - E-mail: cinemazero@cinemazero.it
p.iva. 00233660935

  info 0434.520 404
  prenotazioni
0434.520 945 Mediateca
lunedì/venerdì 15.00/18.00
0434.520 527 Cassa
tutti i giorni dalla mezz'ora prima del primo spettacolo

© 2003 - Cinemazero - Tutti i diritti riservati - Web credits: SH Servizi srlSH Servizi srl

   
 
Europa Cimemas Cineteca del Friuli