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Editore: Il Castoro
Collana: Lo sguardo dei maestri
Pagine: 328
Anno: 2005
Prezzo: Euro 23,00
L’ultima fase della carriera di Ingmar Bergman, che ha inizio nel 1982, con
il suo congedo temporaneo dal cinema, e si conclude nel 2003 con l’uscita
del suo ultimo film Saraband, è uno dei periodi meno noti e indagati della
sua vita e della sua arte: il volume curato da Luciano De Giusti raccoglie
contributi e saggi che offrono spunti illuminanti sulla multiforme opera del
grande maestro. Dopo essere stato un punto di riferimento per almeno due
generazioni di spettatori, all’indomani del suo commiato dal cinema con
Fanny e Alexander, su Bergman era sceso un certo silenzio che poteva anche
sfiorare l’oblio e assumere i connotati della trascuranza critica. Ma, dopo
quel congedo ufficiale, Bergman ha fatto sentire la sua presenza viva in
altre forme. Ha intensificato l’attività di scrittura che si è manifestata
in testi autobiografici, romanzi, sceneggiature, pièce teatrali e
radiodrammi. Ha continuato a coltivare il suo primo amore per il teatro ma
anche quello parallelo per il cinema, sia pure a destinazione televisiva.
Sembra infatti che, nonostante quell’addio, il regista non abbia saputo
resistere all’attrazione che le immagini in movimento hanno esercitato su di
lui fin dall’infanzia. Nella sua ultima stagione dà vita a una forma di
cinema intimo, musicalmente composto per pochi personaggi, girato in interni
dove si svolgono gran parte delle vicende narrate. Interventi di: Lucilla
Albano, Sergio Arecco, Nicoletta Baglioni, Adone Brandalise, Riccardo
Costantini, Nicola Dusi, Maria Rita Fedrizzi, Marc Gervais, Loretta
Guerrini, Jan Holmberg, Maaret Koskinen, Andrea Martini, Roberto Pugliese,
Henrik Sjögren, Egil Törnqvist, Peter Von Bagh, Roberto Zemignan.
Testimonianze di: Ingmar Bergman, Jörn Donner, Sylvia Ingermarsson. |