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Regia di Danis Tanovic. Con Emmanuele Beart, Karin Viard, Marie Gillain, Jacques Gamblin. Or.: Francia - Belgio - Giappone - Italia, 2005; dur.: 98’.
Krzysztof Kieslowski è morto lasciando incompiuta la sceneggiatura di quella che doveva essere una trilogia ispirata all’Inferno, al Purgatorio e al Paradiso. La sceneggiatura viene impugnata da Danis Tanovic, che riesce a portare sullo schermo il primo dei tre capitoli. Così in L’enfer si sommano gli apporti di un regista serbo, del grande cineasta polacco e del talento francese per il dramma borghese, essendo il film ambientato in Francia e interpretato da tre famosi volti della cinematografia d’oltralpe. Sophie (Emmanuelle Béart), Céline (Karin Viard) e Anne (Marie Gillain) sono tre sorelle segnate dal peso di un ricordo indelebile: tornato a casa dopo anni di prigione, il padre, rifiutato dalla moglie, ha selvaggiamente picchiato la donna e poi si è gettato dalla finestra sotto gli occhi delle figlie. Diventate adulte, le tre sorelle hanno cercato di dimenticare e ognuna conduce la propria vita. Sarà l’arrivo di un uomo nella vita di Céline a sconvolgere le loro esistenze, a dissestare equilibri precari e a riportare a galla l’insostenibile orrore della verità. Crudo, sconfortato e implacabile, Danis Tanovic torna al cinema dopo No Man’s Land e l’episodio di 11 settembre 2001, con un film che sparge sale sulle ferite dell’anima e scoperchia il male nascosto nel ventre profondo della famiglia. Silvia Colombo (Nick) |