 Cinema e scuola
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Si alza il vento |
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Un film di Hayao Miyazaki |
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Con Hideaki Anno, Jun Kunimura, Mirai Shida, Shinobu Ohtake, Hidetoshi Nishijima. Durata 126 min. - Giappone 2013.
Jiro
Horikoshi, si presenta al pubblico in sogno, a bordo di un aereo di
fantasia in un idillio minacciato da un bombardiere, è un ragazzo con la
passione degli aeroplani che nelle sue proiezioni oniriche incontra il
proprio idolo, il conte Caproni, grande progettista italiano, a cui
confida di voler diventare anch'egli progettista. Durante l'università
assisterà al terribile terremoto del '22 e poi troverà lavoro alla
Mitsubishi. Studiando la più avanzata tecnologia tedesca cercherà di
mettere a punto qualcosa di ancora più innovativo, in grado non solo di
colmare il gap che separa il Giappone dagli altri paesi ma anche di
superarli. In questi viaggi incontrerà l'amore della sua vita, la donna
che lo accompagnerà nel processo creativo. Nonostante siano evidenti i
temi che da sempre dominano il suo cinema è una trama insolita,
impegnativa e coraggiosissima quella che Hayao Miyazaki imbastisce nel
suo decimo lungometraggio, un biopic sul grande progettista di aerei che
diede vita ai rivoluzionari modelli Mitsubishi A6M Zero, tristemente
noti per essere stati utilizzati dai kamikaze durante la seconda guerra
mondiale. Un film il cui linguaggio e la cui grammatica audiovisiva
ricordano più la messa in scena dal vivo che quella animata. Le
contraddizioni non sono certo una novità nel cinema del regista che ha
superato il concetto di buono e cattivo, che ama i motori ma è un
fervente ecologista e che adora gli aerei da guerra pur inneggiando alla
pace, ma stavolta le affronta di petto. The Wind Rises mostra che le
contraddizioni non sono barriere ed è possibile al tempo stesso amare e
odiare. La sua forza è farlo senza usare le parole ma con la forma di
uno straordinario cartone di due ore, un film-fiume che racconta
attraverso un uomo l'epica di una nazione e del suo spirito, la sua
dignità, la sua etica del lavoro, in un tour de force che segna il
ritorno del maestro a una produzione per nulla pigra o ripiegata sui
soliti topoi, lontana dai grandi capolavori del passato e audace. C'è
un'evidente identificazione tra il progettista di aerei e il
disegnatore, il creatore di macchine e il creatore di sogni, un binomio
che in Miyazaki, figlio di un ingegnere aereo, è particolarmente forte
(spesso nei suoi cartoni vediamo meccanismi o veicoli volanti da lui
inventati) e che trova momenti di rara bellezza nel sogno di Jiro e del
conte Caproni (avendo le stesse aspirazioni i due si incontrano sempre
nei medesimi sogni) ma forse anche dell'autore, di poter camminare
liberamente sugli aerei mentre sono in volo. Jiro Horikoshi, è
probabilmente il miglior personaggio maschile mai scritto dal regista, e
non a caso appare come un alter ego di Miyazaki (a doppiarlo in
originale è Hideaki Anno, l'autore di Neon Genesis Evangelion), amante
del volo ma schifato dalla guerra, sostenitore del fatto che gli aerei
non debbano avere mitragliatrici ma autore dei modelli poi affidati ai
kamikaze, un uomo che sogna un bombardiere caricato con famiglie invece
che armi. Eppure è quando nella seconda parte The Wind Rises scivola
dolcemente nel melò che il maestro dà il meglio, con una storia d'amore
lieve e commovente come suo solito ma anche più matura che in passato
(per la prima volta si vede un bacio francese e addirittura si
suggerisce un atto sessuale). Quando la linea sentimentale accelera,
tutto il film sembra volare ancora più in alto, specie nella maniera in
cui la realtà è trasfigurata dalle visioni di Jiro, l'espediente con il
quale Miyazaki sceglie di raccontare il processo creativo attraverso il
sogno, il crescere di un'idea alimentata dalla passione, un misto di
abnegazione e fantasia, intuizione e fatica. Miyazaki torna a
descrivere le emozioni più elevate, a raccontare lo splendore di essere
vivi in questo pianeta, unito all'esigenza di continuare a vivere
nonostante tutto (alla fine in un trionfo di linguaggio filmico non ci
sarà nemmeno bisogno di dirlo basterà l'alzarsi del vento a scatenare
l'emozione nel pubblico), utilizzando uno stile che rifiuta il tratto
grosso e si ostina a dimostrare come si possano toccare le corde più
profonde e stimolare gli stordimenti emotivi più vertiginosi attraverso
lo stile più delicato e sottile possibile.
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Giorni di programmazione di questo film: |
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