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Con Claudio Santamaria, Fabrizia Sacchi, Michela Noonan, Diego Ribon, Emilio De Marchi, Emanuel Dabone, Enrica Rosso, Daniele Mauro, Giuseppe Battiston, Elio De Capitani. Genere Drammatico, colore, 93 minuti. Produzione Italia 2005.
Apnea è un film di genere, il noir, perché usufruisce dei suoi codici con un duplice intento: innescare il coinvolgimento dello spettatore attraverso una storia a sviluppo verticale, e svelare l'ambiguità dei personaggi scartocciando via via i loro cliché di partenza. E’ la storia di un uomo che sta per annegare, e nei secondi interminabili che lo separano dalla fine, costui racconta la sua indagine fatale. Il suo migliore amico era morto, lasciandosi alle spalle non solo le tracce di una vita segreta e oscura, ma il sospetto di una morte tutt'altro che "normale". L'uomo nell'acqua scoprirà una verità che tutti conoscono, ma pagherà a caro prezzo la sua intrusione in faccende che non lo riguardano. Questa è la storia del film, ma a ben vedere l'indagine del protagonista non riguarda soltanto l'amico scomparso. Prende di mira piuttosto il suo ambiente, e la mentalità imperante in quel contesto. Una mentalità dove tutto deve essere sacrificato al lavoro e ai soldi. «E in questo senso il metodo spiccio di alcune concerie del Nordest – dichiara il regista Dordit - non è che un esempio tra le infinite aberrazioni di fare impresa in un paese come l'Italia, dove più di tre persone al giorno muoiono sul lavoro. Essere costretti a lavorare in apnea con il rischio costante di inalare un gas letale non è una mia fantasia: ce ne sono stati parecchi di incidenti mortali per questo motivo...».
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