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Con Richard Jenkins, Haaz Sleiman, Danai Jekesai Gurira, Hiam Abbass, Marian Seldes. Or.: USA 2007. Dur.: 104’
Opera seconda di Tom McCarthy, L’Ospite inatteso ruota attorno alla figura di Richard Jenkins, perfetto “ordinary man”, che fa economia sulla propria vita, cercando di restare legato al passato attraverso uno strumento - il piano - per cui non è portato, salvo scoprire accidentalmente di avere un cuore che batte ancora, al ritmo di un tamburo africano. Ma il concerto è ancora agli inizi che già deve lasciare il posto allo sconcerto, di fronte al trionfo dell’ordine e dei suoi burocratici esecutori... Ad Ellis Island, dove si passava per diventare cittadini, ora si passa per essere schedati, trattenuti, rispediti al mittente. Non è più tempo di parlare di “green card” in chiave di commedia, ma è sempre tempo di portare la macchina da presa nelle strade e di mostrare la città quale è. Qui Tom McCarthy fa un cinema civile e personale, delicato, sentimentale, non refrattario allo svolazzo di fantasia ma documentato e determinato. Apparentemente un fiume che scorre tranquillo, L’Ospite inatteso vive di correnti sotterranee agitate, mostra e persino dimostra, ma rigorosamente con le sole armi del cinema: una sceneggiatura forte e un gruppo di attori, fortunatamente, più forti di lei. |